Esponente della corrente pittorica del Novecento Italiano

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Stampe vintage originali

Betto Lotti: un artista che ha cavalcato il Novecento, rielaborando con originalità le suggestioni del secolo precedente ai quali, con maestria ed estro pari a quelli di un grande chef, ha saputo aggiungere gli spunti e le sperimentazioni tipiche del XX secolo, creando uno stile unico e inimitabile.

Il 1936 rappresenta una data spartiacque nella carriera di Betto Lotti. Proprio in quell’anno, infatti, l’artista ottiene una cattedra a Como per l’insegnamento della pittura, affermandosi nella città lariana come paesaggista di spicco, sulla scia della tradizione lombarda novecentesca.

Arturo Tosi e Carlo Carrà rappresentano due punti di riferimento importanti per Betto Lotti che, se dal primo riprende una vena intimista che ben si sposa con il brumoso paesaggio lombardo, all’altro si richiama per l’uso sapiente della materia, riuscendo così a combinare, nelle sue opere, spirito e corpo, interiorità e concretezza.

Betto lotti e le stampe vintage originali

Betto Lotti si pone come un artista sui generis rispetto a tanti suoi colleghi – e amici – dell’epoca, tra cui Gillo Dorfles, Bruno Munari e Atanasio Soldati, che, nell’immediato dopoguerra, fondarono il MAC (Movimento per l’Arte Concreta). Il motivo di questa distanza si ritrova nella storia personale di Lotti: approdato a Como, infatti, l’artista ha preferito approfondire il lavoro di ricerca sulla sua stessa opera, anziché lasciarsi trasportare dall’influenza delle nuove correnti artistiche. Del resto, Betto Lotti aveva già conosciuto il suo periodo di “inquietudine”, proprio negli anni precedenti al 1936, quando, sposato e con famiglia, decise di stabilirsi a Como. La giovinezza del pittore, infatti, fu decisamente movimentata: dal periodo veneziano, durante il quale incontrò un grande acquafortista come Guido Balsamo Stella, a Firenze, dove lavorò per l’editore Vallecchi, reinventandosi illustratore e producendo alcuni manifesti anche per la casa editrice parigina nota come di affiche Etabilissements Vercasson , purtroppo ormai introvabili in Italia ma ambiti dai collezionisti internazionali, da Parigi a New York.

Dall’esperienza veneziana, Betto Lotti viene influenzato dal decadentismo simbolista, mentre a Firenze – all’epoca città d’avanguardia per eccellenza – ha modo di esplorare nuovi percorsi, completando così una formazione che sfocerà, proprio alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, nel suo affermarsi come pittore paesaggista di riferimento nell’ambito del panorama artistico lombardo.